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LEGENDA COLORI il testo è stato evidenziato con colori differenti a seconda dell'argomentazione o della descrizione.

ROSSO = SCUOLA
VERDE = CIBO
BLU = LAVORO
NERO = GUERRA
ARANCIONE = GIOCHI, DIVERTIMENTI

 

Storia del '900andrea Au.Al.jpg (29845 byte)

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Mio nonno mi ha sempre raccontato molte cose di quando lui era bambino; per esempio mi ha detto che da quando aveva sette anni andava a lavorare nei campi e non aveva la fortuna di essere ricco per potere andare a scuola e allora quando io disegno a volte mi dice :  "Studia, studia che quando io ero piccolo non potevo studiare ma dovevo lavorare nei campi" Certe altre volte invece, quando stiamo mangiando e c'é il prosciutto io gli tolgo il grasso e lui mi dice : " Dallo a me, non si deve lasciare  mai niente nel piatto; vorrei vederti se vivevi quando c'era la seconda guerra mondiale e lasciavi il grasso del prosciutto nel piatto" Certe altre volte invece quando mia sorella lascia un po' di minestra nel piatto, se la mette lui perché non la vuole lasciare. Altre  volte invece quando metto tanto formaggio me lo toglie dalle mani e dice: " Non bisogna mai metterne troppo, perché troppo é spreco e tanto il gusto glielo dava anche  solo  una briciolina".  Invece l' altra mia nonna  fa sempre tanta pasta  quando la andiamo a trovare e se ne avanza dice che la la mangia lei il giorno dopo, infatti la prende, la toglie dalla pentola, la mette in un piatto, la mette in frigo e il giorno dopo  la riscalda e se la mangia. Certe altre volte io le chiedo il perché fa tanta pasta e lei mi dice : "io faccio tanta pasta perché quando io ero piccola non avevo la fortuna di mangiare così tanta pasta e  quindi  adesso che ho i soldi per comprarla é meglio comprarla  piuttosto che in ogni piatto ce ne sia poca o niente. Mio nonno paterno mi ha raccontato che durante la guerra del 1940-1945 era stato mandato in Marocco.      Il comandante gli ordinò di fare la guardia ad un deposito di carburante insieme ad un suo compagno.      Ma mio nonno, al tramonto, si era accorto che un piccolo aereo ricognitore aveva sorvolato il deposito.                  Mio nonno aveva subito intuito che era la preparazione per un attacco successivo e quindi ha deciso nella notte di andare via e di abbandonare il posto di guardia, non eseguendo gli ordini (che era un reato gravissimo).   Il compagno inizialmente si rifiutò di abbandonare il posto di guardia, ma quando vide che mio nonno era deciso ad andare via, lo seguì.  Camminarono tutta la notte al buio.  Al mattino gli aerei bombardieri rasero al suolo il deposito di carburante.  Grazie a questa fuga loro riuscirono a salvarsi.   (Giulia Fil.)lavandaia.jpg (18236 byte)

 

andrea c.jpg (14475 byte) dario R.jpg (29767 byte)

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storia del  '900          Alessandro.jpg (14533 byte)              i nonni raccontano 

che al suo diciottesimo  compleanno gli hanno regalato una tuta  e tutto il necessario per lavorare nelle miniere di ferro e che subito, il primo giorno di lavoro, si è bruciato una mano e ancora adesso cerca di lavorare nella falegnameria di mio zio Luciano.prendeva il carretto carico di  ferro ,si faceva  3 chilometri a piedi , rovesciava il carretto(contenente ferro) nel forno che il suo compagno accendeva. Poi faceva tutto il giro da capo.Faceva punte di ferro, armi di ferro etcc... All'  orario di pranzo gli davano un brodo  con una bottiglia d'acqua da mezzo litro da dividere in 4 persone . A cena la stessa cosa .              

I miei nonni mi hanno raccontato che quando c'era la guerra , mio nonno stava per morire perché lo avevano colpito con il fucile sul braccio.Quando mio nonno e mia nonna andavano a scuola mi hanno detto che era faticoso. Quando i miei nonni mi  hanno  raccontato del cibo, mi hanno detto che il cibo non si avanza perché era una cosa sprecata, e se qualcosa non ti piaceva dovevi mangiarlo lo stesso anche se non ti piaceva.  Quando i miei nonni lavoravano erano distrutti perché quando si fermavano li picchiavano con il ferro perché c'erano dei padroni. Quando erano tornati a casa e avevano le mani tutte piene di lividi e graffi  e anche sulla schiena.

 

Storia del '900 I nonni raccontano
Mi ricordo quando mio nonno materno mi disse che quando lui era un bambino e doveva andare a scuola, al posto di andare a scuola, si era preso appuntamento con un suo amico e per tutto il giorno si sono fatti dei giri per il paese. Alle13,30 quando mio nonno doveva uscire da scuola, la maestra(visto che mio nonno non era andato a scuola)si era preoccupata e ha telefonato ai genitori di mio nonno, i suoi genitori pensavano che fosse andato a scuola e quindi quando mio nonno è tornato a casa verso le 11,30, i genitori si sono arrabbiati così tanto che il mio bisnonno l 'ha picchiato con la cintura e la mia bisnonna gli ha detto che doveva aiutarlo a fare tutti i lavori domestici per cinque mesi. Il mio nonno materno mi disse anche che è andato a scuola fino alla quarta elementare e poi non ha più potuto perché doveva lavorare nei campi. Poi il mio nonno paterno mi disse che quando  era piccolo e c'era la seconda guerra mondiale  dei tedeschi si erano accampati vicino alla loro casa; per la paura mio nonno e i mie bisnonni si erano rifugiati nella cantina per quasi cinque giorni e mangiavano polenta fredda e bevevano pochissimo. E poi mi dice sempre che devo mangiare sempre tutto perché quando lui era piccolo mangiava poco perché non c'era cibo a sufficienza e non poteva uscire di casa perché c'erano i tedeschi vicino alla casa e quindi non avevano niente da mangiare. E poi mi disse anche il nonno materno che non poteva andare neanche lui a scuola perché c'erano i soldati tedeschi vicino alla loro casa.   Mio nonno materno mi aveva detto che da piccolo per  procurarsi il cibo lui e i suoi amici rubavano le mele al vicino. Quando avanzo da mangiare mi dice che devo mangiare tutto perché durante la guerra non aveva tutto questo cibo.Durante la guerra gli davano pochissimo da mangiare e delle volte se lo doveva cercare. Mio nonno,quando vede la pagella mi dice di studiare perché lui non ha potuto studiare. Non ha potuto lavorare perché sua mamma non voleva portarlo a lavorare perché aveva paura che gli sparassero. Mia nonna non sa neanche scrivere ma sa fare gli animali di carta che gli aveva insegnato sua mamma per passare il tempo.  I giochi erano pochi come:LE BAMBOLE,GIRO TONDO e altri come fare gli scherzi.  Mia nonna mi ha detto che durante la guerra si sono dovuti nascondere ed il cibo era scarso.         Dario.b.jpg (11465 byte)

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Storia del '900 I nonni raccontano
Mi ricordo quando mio nonno materno mi disse che quando lui era un bambino e doveva andare a scuola, al posto di andare a scuola, si era preso appuntamento con un suo amico e per tutto il giorno si sono fatti dei giri per il paese.Alle13,30 quando mio nonno uscire da scuola, la maestra(visto che mio nonno non era andato a scuola)si era preoccupata e ha telefonato ai genitori di mio nonno, i suoi genitori pensavano che fosse andato a scuola e quindi quando mio nonno è tornato a casa verso le 11,30 i genitori si sono arrabbiati così tanto che il mio bisnonno l 'ha con la cintura e la mia bisnonna gli ha detto che doveva aiutarla a fare tutti i lavori domestici per cinque mesi.Il mio nonno materno mi disse anche che è andato a scuola fino alla quarta elementare e poi non ha più potuto perché doveva lavorare nei campi. Poi il mio nonno paterno mi disse che quando  era piccolo e c'era la seconda guerra mondiale e dei tedeschi si erano accampati vicino alla loro casa; per la paura mio nonno e i mie bisnonni si erano rifugiati nella cantina per quasi cinque giorni e mangiavano polenta fredda e bevevano pochissimo. E poi mi dice sempre che devo mangiare sempre tutto perché quando lui era piccolo mangiava poco perché non c'era cibo a sufficienza e non poteva uscire di casa perché c'erano i tedeschi vicino alla casa e quindi non avevano niente da mangiare. E poi mi disse anche il nonno materno che non poteva andare neanche lui a scuola perché c'erano i soldati tedeschi vicino alla loro casa.  Mi ricordo che mio nonno materno quando ero piccola mi diceva che non dovevo sprecare il cibo perché se ai suoi tempi ci fosse così tanto cibo come c'è adesso nessuno più moriva di fame. Invece il mio nonno paterno e la mia nonna paterna, una volta, mi ricordo sicuramente, mi avevano raccontato che il mio nonno paterno aveva fatto la guerra; infatti non era andato a scuola.Io quando vado dai miei nonni paterni guardo sempre una sola foto che raffigura di mio nonno quando era giovane e a me piace guardarla perché mi immagino che delle certe persone e in un certo luogo facevano la guerra,ma anche se mi piace immaginarla nello stesso tempo mi dispiace per tutte quelle persone che hanno perso la vita facendo la guerra.  Mi ricordo un giorno di quando ero piccola, che ero andata a trovare mia nonna materna e c'era un buonissimo profumo di sugo, io le ho detto che mi piaceva il profumo e lei mi ha risposto che quando arrivava mia madre per mangiare, dal lavoro, lei le faceva trovare sempre pronta mentre la madre di mia nonna non le poteva preparare la cena, quando mia nonna arrivava dal lavoro, perché lavorava anche la mamma di mia nonna perché se non avevano i soldi non potevano mangiare e perché non c'era molto cibo.michael.jpg (32855 byte)

 

storia del '900 Storia del 900
Mio nonno materno mi aveva detto che da piccolo per  procurarsi il cibo lui e i suoi amici rubavano le mele al vicino. Quando avanzo da mangiare mi dice che devo mangiare tutto perché durante la guerra non aveva tutto questo cibo.Durante la guerra gli davano pochissimo da mangiare e delle volte se lo doveva cercare.Mio nonno,quando vede la pagella mi dice di studiare perché lui non ha potuto studiare. Non ha potuto lavorare perché sua mamma non voleva portarlo a lavorare perché aveva paura che gli sparassero.Mia nonna non sa neanche scrivere ma sa fare gli animali di carta che gli aveva insegnato sua mamma per passare il tempo.

I giochi erano pochi come:LE BAMBOLE,GIRO TONDO e altri come fare gli scherzi.

Mia nonna mi ha detto che durante la guerra si sono dovuti nascondere ed il cibo era scarso.         

Ero in camera mia seduto sul letto;c'era mio fratello che giocava e urlava;c'era un odore di detersivo perchè mia mamma aveva appena lavato e c'era mia nonna Elisa e mio nonno Tiziano (nonni materni)che mi raccontavano di quando erano più piccoli,non c'era quasi niente da mangiare e c'era la guerra;infatti, quando mangio,mi dicono di non sprecare la roba e dicono anche:"é se ai miei tempi,alla tua età,avessi avuto tutta questa roba e cibo sarei stato molto meglio.                                                                     Mi dicono,come mia mamma,che devo studiare e imparare perchè ai tempi dei miei nonni non si poteva andare a scuola perchè c'erano pochi soldi e certe volte non si poteva mangiare.                                     (marco)chantal.jpg (20641 byte)
   

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Storia  del  900 I  nonni  raccontano
Quando vado a casa del mio nonno materno, mia nonna cucina sempre tanto. Quando io non mangio mio nonno si arrabbia un po' e dice ai miei genitori di non darmi niente perché suo padre, quando faceva la guerra, si doveva arrangiare con quello che trovava per la strada.Mia mamma mi ha detto che suo padre non aveva fatto la guerra invece mio nonno paterno aveva fatto il marinaio perché abita al mare.Mio nonno materno é arrivato solo fino alla terza elementare. (Luca). Mio nonno quando eravamo in campagna e pioveva mi ha raccontato che quando c'era la guerra  lui è mia nonna bevevano l'acqua delle pozzanghere. E poi mangiavano bucce di patate tutti i giorni. E dovevano lavorare e quindi non potevano andare a scuola.  A quindici  anni mio nonno andò nell' esercito e poi andò in guerra e venne fatto prigioniero ; poi  scappò, e torno e  incontrò mia nonna e poi si sposarono.        (Michael)
storia del 900 i nonni raccontano
Mio nonno mi ha raccontato che quando era piccolo e c' era la guerra, lui e la sua famiglia si nascondevano in cantina.

Mi dice anche, quando per esempio io prendo brutti voti e non ho voglia di studiare,di studiare che da grande mi troverò bene, mentre lui non ha potuto perchè non c' erano le possibilità e ha dovuto incominciare a lavorare.

Mio nonno mi ha raccontato che quando usciva da scuola andava a lavorare e quando aveva 10 anni, invece di lavorare doveva cucinare per suo fratello e se non gli cucinava  si prendeva pure botte.

Invece mia nonna materna mi ha raccontato che quando lavorava nei campi, quando tornava a casa aveva sempre male alla schiena. ( Alessandro)

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storia del 900  i nonni raccontano
La mia nonna paterna, mi ha raccontato che la sua mamma e la sua nonna, hanno passato una buona parte della loro vita a costruire una casa a Viù.Sotto questan casa c'erano 3 cantinette che servivano 1 per le mucche ,1 per le galline e una serviva per nascondersi quando bombardavano.In questa casa i bagni erano piccoli ed erano fuori e ci si lavava con i pentoloni.Per lavare cose tipo:tovaglie,tovaglioli, coperte ecc...c'era il lavatoio; in questa casa era li'm,a poi ne avevano uno più grande in paese.Per guadagnare qualcosa  la mia bis nonna aveva un piccolo orticello che produceva delle insalate che poi vendeva.

Visto che non c'erano soldi per  comperare l'inchiostro se lo faceva lei con una pianta  chiamamata Sanbuco.

Mio nonno mi dice sempre che io ho molta fortuna ad avere molti giochi, perchè lui aveva solo le figurine che scambiava con i suoi amici. Mio nonno mi ha raccontato che ha fatto il servizio militare n marina,con il mio altro nonno.  mia nonna mi raccontato  che, visto che era la piu' vecchia, con i suoi 7 fratelli, doveva stare a casa da scuola per guardarli.

Mia nonna mi ha raccontato che una volta il latte si comprava  dando qualche soldo in più per la confezione, poi quando si era finito il latte se si voleva, si riportava la confezione e ti  ridavano i soldi in più.

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Storia del 900 I nonni raccontano
Mio nonno mi aveva raccontato come era la guerra:mi diceva che lui nella seconda guerra mondiale, ha combattuto ed era stato fatto prigioniero , poi quando tornò a casa mio padre aveva nove anni, mio nonno era stato prigioniero per dieci anni ,mi disse che la guerra è uno spettacolo orrendo perché molti uomini muoiono.     Invece durante la prima guerra mondiale, mio nonno era piccolo, e mi ha raccontato che il lavoro era scarso, come il cibo che mancava, ne avevamo poco; c'era solo il pane per sopravvivere.                                                Mio nonno non è potuto andare a scuola perché doveva aiutare suo padre e sua madre a lavorare quindi la scuola non l'ha potuta frequentare.                                           Mio nonno faceva giochi semplici : per esempio giocare a prendersi e a nascondino però non come adesso, uno chiudeva gli occhi poi quando tutti si erano nascosti uno diceva via, non potevano contare perché non erano andati a scuola . Non giocavano tanto perché dovevano lavorare per avere cibo a sufficienza ogni giorno   (Andrea Audia.)    I  miei nonni  della  Basilicata, che  abitano  anche  a  Torino, quando  andiamo a  trovarli  e  ci  fermiamo  anche  a  cena,  io  mangio  lenta  e  allora  mio  nonno  mi  dice: "Mangia Monica, perche' se tu eri ai miei tempi avresti mangiato qualsiasi cosa che ti trovavi davanti". Mio padre è andato a scuola, dopo la scuola andava a mungere i buoi, mucche, galline; avevano  un cane da caccia, ammazzavano lepri, conigli e se li mangiavano.falchero.jpg (13831 byte)

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Mia nonna Maria mi ha raccontato che mio nonno Dino era andato in guerra.Mio nonno, ormai esausto, fortunatamente riuscì a tornare a casa. Mia nonna vedendo che era ferito, lo  accolse nella sua casa fino a quando si sposarono.                                                    Mia nonna Adele, nel primo bombardamento, si rifugiò, insieme alla sua famiglia, nelle cantine.                            Mia nonna e famiglia riuscirono a pagare i rifugi sotto le colline, così nel secondo bombardamento si rifugiarono  nelle colline e le bambine passavano il tempo a giocare con palline di stoffa  con dentro la segatura.Marco(paint).jpg (35898 byte) Mia nonna materna mi ha raccontato che quando era piccola,i suoi genitori non erano ricchi e lei doveva lavorare, mungeva le mucche, coltivava l' orto e allevava gli animali, come le galline e vendeva le uova. Il  maiale lo ammazzavano e facevano salami e salsicce.Erano tanti fratelli però il lavoro più duro toccava a lei perché era la più grande delle sorelle. La scuola era lontana e così non poteva andare sempre, anche perché allora non si usavano le scarpe, ma gli zoccoli  e aveva male ai piedi.  I.miei nonni hanno raccontato che durante la guerra, non si trovava nemmeno la farina per fare il pane, la gente scappava da tutte le parti perché venivano bombardate le case e la città era deserta.Gli uomini venivano nascosti perchè se il nemico li trovava venivano fatti prigionieri . Mio nonno paterno in Marina, è stato in Africa , ha girato tutti i mari più importanti .Racconta che nel deserto , quando non aveva cibo , mangiavano gli insetti e tutto quello che trovavano .

 

Storia del '900 I nonni raccontano 
Mia nonna a merenda mi dice sempre che sono fortunato perché lei ogni giorno mangiava pane e quando era in guerra mangiava pochissima roba e non lasciava niente anche perché la roba era contata e non c'era di più.Mio nonno mi ha raccontato che quando era in guerra aveva una tessera per prendere il minimo indispensabile per poter vivere. E' anche andato a fare la guerra e ha visto tanti morti tra cui i suoi amici.Mia mamma mi ha raccontato che mio nonno appena era tornato dalla guerra, non lasciava neanche una briciola sulla tovaglia;infatti,quando mia mamma sbatteva la tovaglia con tutte le briciole,si arrabbiava e la sgridava perché non buttava niente.Mia nonna mi ha detto che quando era piccola si accontentavano di giocare con legni e pietre;infatti,non si rompevano mai,li portava a scuola;   mio nonno si era fatto un aquilone che c'è ancora adesso è incorniciato su un mobile di antichità;infatti,i mobili vecchi durano tantissimo e mia nonna dice che le cose nuove valgono niente. I miei nonni mi dicono che sono fortunato perchè allora non c'era tanta roba buona come ora ;infatti mio nonno mangiava sempre tutto.Quando era piccolo aveva un solo abito bello e se lo sporcava non ne aveva più.(Davide)          Mia nonna Ausilia mi dice sempre di non  sprecare il cibo perché  quando  andava a comprare il cibo bisognava avere la tessera .Invece mia nonna Rita a scuola è andata solo fino alla quinta poi si è fermata perchè doveva guardare le sorelle più piccole .Quando era giovane  c erano i partigiani e in quella zona ce n'erano  parecchi .Mio nonno Antonio ,non voleva andare a militare allora andò  a nascondersi  nei boschi Teolo ,E quando ritornò lo metterono in prigione.Mia nonna Rita si faceva le bambole e faceva così,prendeva un sacco lo tagliava in piccole parti ,lo riempiva di segatura e le cuciva due bottoni come occhi .davide.jpg (24352 byte)

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