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Dirigente scolastico:  Franca Fiore; Collaboratori: I. Sattin, Vicario: D. Ianchello                                    dove siamo?  consulta la mappa 

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notizie dalla 5 A: in questi giorni è ospite presso la nostra classe Dora una nostra amica francese, halò Dora! Je vous donne un salut! "Dora" 

Storia del '900 La Seconda Guerra Mondiale   alfonso.gif (4093 byte)
SEZIONE 1


Cronologia

i fatti principali

SEZIONE 2
le testimonianze 

intervista a un partigiano

SEZIONE 3
i campi di concentramento

la mappa

SEZIONE 4
le armi



SEZIONE 1

Date importanti :

Luglio 1943: caduta del fascismo

8/9/1943: armistizio

25/4/1945: liberazione nazionale

Cronologia    di Alessio G.


  1. Trattato di amicizia tra Germania e URSS (Patto Ribbentrop-Molotov)

  2. Aggressione della Germania alla Polonia

  3. “Dichiarazione di non belligeranza” dell' Italia,alleata della Germania attraverso il Patto d' Acciaio (22 maggio) e l'Asse Roma-Berlino,ottobre 1936

  4. Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania. La Germania invade la Francia. Spagna,Svezia e Turchia si dichiarano neutrali

  5. Gli Stati Uniti si dichiarano neutrali

  6. L'URSS invade la Polonia orientale

  7. L'URSS convince Estonia,Lettonia e Lituania ad accogliere truppe di occupazione

  8. Aggressione dell' URSS alla Finlandia ed espulsione dell'URSS dalle società delle Nazioni

  9. Gli Stati del continente americano,nella conferenza di Panama, riaffermano la propria neutralità.

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 FINE SEZIONE 1

SEZIONE 2

INTERVISTA A UN PARTIGIANO di Ilaria R.  steila1.jpg (15196 byte)

Essere Partigiano voleva dire non avere l' ideologia Fascista; alcuni diventavano Partigiani si univano a noi per motivi pratici.

Eravamo in basi nascoste .

Ci rifugiavamo in montagna e costituivamo delle formazioni militari anche con gli anti-fascisti e militari che si rifugiavano in montagna dopo l' armistizio; ci rendemmo conto che quasi tutti i fascisti erano rimasti in città.

Nel 1943 avevo 18 anni e nel 1945 ne avevo 20, in quegli anni ho incontrato dei militari stranieri, soprattutto ufficiali inglesi che venivano paracadutati e avevano il compito di fornire informazioni e tenere i contatti tra i partigiani e gli alleati.

Le nostre armi provenivano dalle caserme assaltate dal popolo quando l' esercito si disfece.

Non esistevano delle divise vere e proprie, solo i soldati avevano i loro indumenti ufficiali. Le divisioni più importanti avevano delle divise;per esempio la 5° divisione Garibaldi del Biellese; altre due divisioni importanti erano la Valdossola e il gruppo dei Valdesi. Le forze politiche e militari che combattevano il fascismo erano: i comunisti riuniti nella Brigata Garibaldi,il partito liberale che comprendeva ex ufficiali monarchici, i socialisti riuniti nella Brigata Matteotti, il partito da' azione riunito nel G.L. (giustizia & Libertà). Ogni vallata aveva la sua base partigiana; i partigiani facevano parte o dei G.A.P. (GRUPPO D' AZIONE PARTIGIANA) e tra di loro c' erano molti terroristi e attentatori; mentre i S.A.P. (Squadra d' azione patriottica) erano operai e la popolazione attiva.

Il cibo era scarso, ed in parte ci veniva lanciato dagli alleati e in parte i contadini ci aiutavano offrendoci ciò di cui disponevano.

Sono diventato partigiano perché sono un anti-fascista e fui espulso dalla Scuola del Regno; mi rifugiai in Val di Lanzo poi ritornai a Torino quando mi procurarono dei documenti e rimasi libero fino al Dicembre '44 quando venni arrestato dai Fascisti insieme alla mia famiglia; in quei giorni furono arrestati 130 partigiani e ci furono anche delle condanne a morte.

Noi partigiani combattevamo contro i Fascisti, e questi servivano a tenere occupati i soldati nemici affinché gli alleati potessero proseguire la scalata per la LIBERAZIONE D' ITALIA.

INTERVISTA A MIA NONNA di Sharon G.

Quanti anni avevi durante la guerra?

Durante la guerra avevo 9 anni ed aveva molta paura.

Dove vivevi ?

Vivevo a Senigallia nelle Marche

Hai assistito o ti hanno raccontato di qualche bombardamento? Durante i bombardamenti dove andavate o vi rifugiavate?

I Tedeschi attaccarono le Marche con cannoni e aerei. I Tedeschi entravano nelle case e buttavano fuori di casa gli abitanti. La casa la prendevano per fare fare gli uffici e dormire. Gli abitanti, che venivano buttati fuori andavano ad abitare dai vicini che gli offrivano da mangiare e da dormire. I Tedeschi avevano grandi cavalli da tiro dove trasportavano armi e viveri. Un aereo mitragliatore colpì un uomo sotto la mia vista e morì.   Quando bombardavano scappavamo nei rifugi sotterranei costruiti da qualche famiglia.

Qual è il tuo ricordo più triste durante la guerra?

Quando bombardavano, quando gli avevano preso la casa, la paura che crollasse per colpa dei bombardamenti e delle cotraeree (cannoni) che sparavano ferro infuocato. Durante una contraerea una una scheggia di fuoco ha forato il tetto,  colpendo una bambina di 6 anni che dormiva con i nonni.

Qual è il tuo ricordo più bello riferito alla guerra?

L' arrivo degli Americani che hanno preso i Tedeschi, che poi si sono ritirati.

Sharon G.

Intervista a nonno Natale 

di Stefania R.

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Durante la seconda guerra mondiale quanti anni avevi?

Ero militare, quindi avevo più di 20anni.

 

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Durante la guerra dove abitavi ?

Abitavo a La Cassa però in quel periodo ero militare nella Regia aereonautica come aviere

 

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Durante la guerra come trovavi da mangiare e da bere?

Essendo in caserma mangiavo il rancio militare(spesso c'era il minestrone ,il brodo ,a volte c'era la carne).L'acqua la bevevo dalla borraccia che riempivo alla fontana.


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Durante la guerra era difficile trovare alcuni cibi ?

Io ero militare, mangiavo in caserma e non è mai mancato il cibo.

 

Il RAZIONAMENTO

Per molti italiani il ricordo della seconda guerra mondiale fa pensare alla fame, alla paura e alla povertà. Ogni persona a seconda dell'età e del lavoro,riceveva una tessera di carta stampata(tessera annonaria) con sopra dei bollini ;ogni bollino permetteva di comprare, quel giorno , ad un certo prezzo un certo genere alimentare. Per esempio nel 1941 la quota di pane di ognuno era di 200g.al giorno saliva a 300 per gli operai e a 400 per chi era addetto a lavori pesanti; nel marzo 1942 essa venne ridotta di 50g..In questo periodo si sviluppò il mercato nero ;chi lo praticava rivendeva illegalmente, a prezzi altissimi merci di ogni genere accumulate precedentemente.

Negli ultimi mesi di guerra per le famiglie italiani procurarsi il cibo rappresentò la preoccupazione principale:chi doveva fare spesa, usciva la mattina presto e girovagava alla ricerca di mercati che vendessero qualche cosa.

 

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marta.gif (54722 byte)La 2° guerra mondiale

di Alessandra R.

La guerra Mondiale scoppia perché, la Germania, e in seguito altri paesi, dicevano che, per essere uomini veri, bisognava essere di razza pura e i loro principali nemici erano gli Ebrei.

Vittime della II G.M:

Francia, Seicentomila morti.

Gran Bretagna, Quattrocentomila morti

Italia, quattrocentocinquantamila morti

Germania, sei milioni di morti

U.R.S.S. venti milioni di morti

Cecoslovacchia, quattrocentoquindicimila morti

Jugoslavia, un milione e cinquecento mila morti

Polonia, cinque milioni e ottocento mila morti

Giappone, un milione e quattrocento mila morti

Stati Uniti, quattrocentocinquemila morti  stefano.gif (14579 byte)

I danni della guerra furono maggiori in Europa, ma anche il Giappone, Africa del Nord, Asia Orientale e il Nord Pacifico furono toccati; gli effetti delle distruzioni di guerra furono immani.

Al termine delle ostilità, le condizioni del nostro Paese, ridotto per tanto tempo a un campo di battaglia degli opposti eserciti, sono, più ancora che gravi, addirittura tragiche.

I nostri maggiori centri urbani sono disseminati di rovine; la Marina Mercantile ha quasi cessato di esistere; le strade e la rete ferroviaria sono in pessime condizioni; la crisi alimentare è molto grave.

Nelle città (durante la guerra) si usava una tessera per mangiare, rischiando, però, di essere bombardati.  Chi viveva in campagna era più fortunato poiché nascondeva il raccolto e si proteggeva meglio.   In città invece si rischiava di più: c'erano più bombardamenti, meno protezione e quando i palazzi e le case crollavano ci si poteva ferire. La guerra ha portato morte in tutti i paesi: a molti bambini sono morti i genitori, e a molti genitori sono morti i figli . La gente ha devastato molte città per ottenere ben poco, quindi noi invitiamo le persone a non uccidere innocenti e a non danneggiare gli ambienti.

alessandro.gif (88155 byte)   I CAMPI DI CONCENTRAMENTO di Andrea e Davide  

La realtà del campo di concentramento in Italia era già prevista dalle liste scritte dal PNF (Partito Nazionale Fascista), riguardanti persone “sospette”e “pericolose”, insomma, tutti coloro che mostravano apertamente di non gradire il regime.   Nel 1935 inizia l'individuazione di luoghi idonei (ville,castelli,fattorie) dove sistemare i soggetti schedati, in caso di guerra. La discriminazione contro gli ebrei non peggiora molto le cose, in quanto il “requisito” essenziale per essere imprigionato rimane di carattere sociale e politico. Il motivo per cui le Marche, in particolar modo la provincia di Macerata , sono una delle regioni predilette per questa prassi è duplice: da un lato si cerca di tenere lontani dal fronte tutti gli attivisti politici o “nemici”, dall'altro la zona si presta all'isolamento completo degli imprigionati, data mancanza di comunicazioni, unita all'asperità del territorio.  Questi campi erano meno duri di quelli situati a Nord.   La vita in questi campi è abbastanza tollerabile.: qui è possibile percepire uno stipendio lavorando al loro interno, ricevere una discreta assistenza medica, ed essere esonerati per malattie gravi, era possibile essere  ospitato da parenti, amici o famiglie che si  rendevano disponibili; questa possibilità era riservata, da principio, a donne e bambini.

Purtroppo, dopo l'armistizio, con la liberazione di quelli del sud, i campi della nostra regione si affollano e, quel che è peggio, sono soltanto il preludio dei lager, dove molti verranno trasferiti.

Pesa, sui nostri campi, l'ambiguità tra il considerarli “anticamera della libertà”, se confrontati con gli omologhi tedeschi.   Oppure “anticamera della morte” se si pensa a quanti, partiti dalle nostre strutture per essere deportati in Germania, non hanno più fatto ritorno. Molto è pesata la posizione geografica: in linea di massima chi era internato al sud si è salvato, chi al centro-nord deve ritenersi fortunato di essere sopravvissuto.

DAVIDE B. e ANDREA B.

CAMPI DI CONCENTRAMENTO E DI STERMINIO    Elisa Barbero.gif (4873 byte)

di Alessandro N.

Luogo di prigionia creato per deportare civili e militari ,generalmente per motivi bellici o politici. Si differenzia dal carcere per tre ragioni: 1 Uomini,donne e bambini sono imprigionati senza un regolare processo; 2 Il periodo di confinamento è indeterminato; 3 Le autorità che gestiscono il campo di concentramento esercitano un potere e illimitato.

Sebbene ne esistano svariate tipologie, di solito si tratta di agglomerati di baracche o di capannoni, circondati da torrette e delimitati da reti di filo spinato. I campi di concentramento vengono chiamati anche campi di lavoro o centri di rieducazione.

L' OLOCAUSTO ( dal greco: bruciato completamente)

originariamente rito religioso in cui l' offerta veniva distrutta dal fuoco. Il termine olocausto è stato usato con specifico riferimento allo sterminio degli ebrei europei eseguito dalla Germania nazista.

ESPERIENZE VISSUTE :

Ho provato a intervistare i miei nonni paterni e materni sulle terribili esperienze vissute nella seconda guerra mondiale. Mia nonna materna mi ha raccontato l' esperienza di suo zio Rodolfo . Stava facendo il militare quando è stato fatto prigioniero dai tedeschi e condotto insieme ai suoi compagni in un campo di concentramento in Germania. Erano rinchiusi in una baracca in attesa di essere uccisi. Alcuni di loro , salendo uno sulle spalle dell'altro riuscirono a smontare il tetto e a scappare. Fuggirono a piedi attraversando fiumi , boschi e montagne. Arrivarono in Italia stremati dall' enorme fatica e pieni di pidocchi. Mio nonno paterno mi ha raccontato invece l' esperienza del suo amico Ferruccio. Dopo l' 8 Settembre (crollo del Fascismo ) alcuni amici di mio nonno andarono a rubare delle armi in una caserma per respingere gli ultimi nemici. Furono sorpresi dalle Brigate Nere e portare in via Asti dove vennero torturati. Purtroppo loro sapevano ben poco di come era organizzata la Resistenza e quindi furono condotti vicino al Cimitero Generale per essere fucilati. Uno di loro Ferruccio, riuscì a saltare giù dal camion e fuggire. Purtroppo gli altri tre amici , vennero uccisi poco dopo. Ancora oggi c'è una lapide in loro ricordo.

Andrea  A1.gif (18429 byte)

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sezione 4

ARMI E BOMBE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE  Sharon.gif (19411 byte)

di Sharon G.

La prima bomba atomica fu sganciata dagli Stati Uniti sulla città giapponese di Hiroshima il 6 agosto1945.La bomba soprannominata “Little Boy,”uccise decine di migliaia di persone in meno di un minuto.La massa di uranio, un minerale radioattivo, produsse un' esplosione della potenza di 20.000 tonnellate di tritolo,un esplosivo.  Le armi nucleari sono gli esplosivi più potenti e distruttivi che si conoscano.

 

ARMI DA FUOCO NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE di Stefano C.

ARMA

qualunque strumento di difesa o di offesa Armi bianche , quelle che feriscono di punta o di taglio(spada,pugnale ecc.).Armi da getto che lanciano proiettili (arco,catapulta ecc.).Armi, da fuoco, che lanciano proiettili mediante la forza propulsiva . Le varie armi automatiche sono: mitragliatrici,bazooka ecc.. Le telearmi sono fornite di autopropulsione e di meccanismi di radioguida (missili ).

FUCILE

arma da fuoco con canna lunga automatico o a ripetizione.

CANNONE  Massimiliano.gif (8260 byte)

pezzo d' artiglieria , serve a imprimere forti velocità iniziali al proiettile e quindi raggiungere grandi distanze.

Elisa Barbero.jpg (7116 byte) Cibo e Campi di concentramento  di Elisa e Chiara

C'era la carenza di cibo e bevande, il vino si faceva con le bustine colorate. Scarseggiava l' olio e il sale, il pane era tesserato con dei bollini che ti davano a seconda dei lavori che faceva l' individuo.  Il pane era razionato: da 1  etto a 3 etti al giorno, era di un colore nerissimo pesante e indigeribile.

Chi era in forze andava in bicicletta nelle campagne dai contadini in cerca di cibo, con il terrore che al ritorno se ti fermavano i nazisti ti requisivano tutto.

 

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I CAMPI DI CONCENTRAMENTO

I campi di concentramento erano molto sviluppati in Germania,i più importanti erano :

CAMPO DI FLOSSENBURG

CANPO DI BUCHENWALD

CAMPO DI DACHAU

CAMPO DI RANSBRUCK

CAMPO DI SACHSENHAUSEN

steila1.gif (18187 byte)  CAMPO DI SAN SABBA

La Repubblica fascista di Salò, nel settembre 1943 cedette ai NAZISTI alcuni territori di frontiera fra i quali: TRIESTE, FIUME  ED  UDINE.

I tedeschi decisero di costruire un campo di concentramento a TRIESTE.  Fu scelto un vecchio

edificio, un tempo distrutto.

All' interno l' SS (truppe scelte di polizia nazista) Lambert aveva fatto costruire il forno crematoio e le camere a gas .

Il campo era abitato al transito di prigionieri per Buchenwald.

FAME E SETE di Lorenzo B.  DAVIDE BONELLIS.gif (4477 byte)

Durante la seconda guerra mondiale la gente, sopratutto nelle grandi città, ha patito molto la fame,la sete e il freddo. Il cibo scarseggiava perché i contadini erano quasi tutti arruolati nell'esercito,oppure erano scappati per unirsi ai partigiani e liberare l' Italia dagli invasori inoltre i rifornimenti di cibo alle città erano ostacolati da frequenti bombardamenti e dai posti di blocco e dalle imboscate dai diversi gruppi armati,che rubavano le derrate alimentari.Gli abitanti delle città avevano una tessera annonaria,con la quale ciascuno di loro aveva assegnata una piccola quantità di cibo (pane, riso pasta zucchero ecc) ,e rifornirsi nelle poche botteghe rimaste aperte,dovevano fare delle code lunghissime. La stessa cosa accadeva per l' acqua che non arrivava nelle cose l' acquedotto. Nei corsi principali di Torino erano state abbattute molte piante che la gente usava come legna per scaldarsi e al loro posto si piantarono le patate per sfamarsi.

 

 

La paura di Irene e Giulia

Durante l'ultima GUERRA i miei nonni hanno trascorso momenti molto critici, dovuti a paure continue. Mia nonna materna di nome Adelina era sul treno che portava a Rivarolo quando un aereo si è all' improvviso abbassato mitragliando i convogli. Fortunatamente nessun passeggero è stato ferito. Durante i bombardamenti i miei nonni e le loro famiglie dovevano correre nei rifugi.

Questo succedeva soprattutto di notte. All'età di 14 anni mia nonna rimase senza parola per circa mezz'ora perché si era spaventata per la caduta di una BOMBA nella casa vicino alla sua.

L'episodio che ricorda maggiormente è quello dell'arrivo dei FASCISTI “ quelli del NEMBO” nella cascina in cui era sfollata.Essi spararono contro i PARTIGIANI e ne ammazzarono 1. Inoltre volevano dar fuoco alla casa, perché secondo loro gli abitanti proteggevano i partigiani. La paura quindi era determinata dai bombardamenti, dai mitragliamenti e dal fatto che qualsiasi persona poteva essere accusata e uccisa , anche se ingiustamente, perché considerata contro il regime.

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LA RADIO DURANTE LA II GUERRA MONDIALE ! di Giulia B.doragiulia.gif (3492 byte)

durante la II guerra mondiale i popoli occupati dai nemici ricevevano informazioni non sempre vere (radio ufficiale).accanto alla radio ufficiale c'erano delle trasmissioni radiofoniche che aiutavano, incoraggiavano gli ascoltatori a resistere e a ribellarsi ai nemici; per esempio da Londra la BBC ha trasmesso in tutte le lingue europee rivolgendosi a molti paesi , informazioni vere, istruzioni e messaggi in codice : annunci di lanci paracadutati, di atterraggi o decolli ecc... a fianco a questa “ propaganda bianca “ ( white propaganda ) fu molto usata la “propaganda nera “ ( black propaganda) , diffusa da stazioni radio segrete ,che mirava a ingannare il nemico tempestandolo di false notizie,specialmente nelle settimane che precedettero gli sbarchi alleati. un esempio lampante dell'importanza della radio ci viene dato dalla campagna della “v” lanciata dalla radio libera belga e ritrasmessa dalle altre stazioni radio di Londra. un giovane belga fuggito dal suo paese e giunto a Londra chiese che fosse trovato un segnale riconoscibile da tutti e che rappresentasse l'intenzione dei popoli occupati dai nemici di resistere e ribellarsi. il responsabile di radio Belgio, nella trasmissione del 14 gennaio 1941 , lanciò la campagna detta della “V” , che significa vittoria..

 

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