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Dirigente scolastico:  Franca Fiore; Collaboratori: I. Sattin, Vicario: D. Ianchello                                    dove siamo?  consulta la mappa 

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Ricerca della classe 5 A Rodari

            

Storia del '900 La Seconda Guerra Mondiale
SEZIONE 1
Cronologia

i fatti principali

SEZIONE 2
le testimonianze

lettere dei condannati (simulazione degli alunni) 

intervista alla nonna

SEZIONE 3
la mappa

SEZIONE 4
gli strumenti di guerra



SEZIONE 2 

Le testimonianze: simulazione relativa alle lettere dei condannati a morte della resistenza.  Tutti gli alunni hanno immaginato di essere dei prigionieri dei lager e hanno scritto delle lettere mettendosi "nei panni" dei prigionieri.

 

                                     chiara.gif (83819 byte) 

     LA     VITA     NEI  LAGER

I  lager,  "il  lavoro rende liberi", questa era la scritta che accoglieva i prigionieri.   "In  meno    di  dieci minuti  tutti  noi  uomini  fummo  radunati  in un  gruppo,  le  donne,  i  bambini, i vecchi,  li inghiottirono puramente  e semplicemente.     Le  donne  venivano  portate  nelle  camere  a gas  che erano ermetiche.   Questa era la vita dei prigionieri nei  lager.  

(Andrea A.)

Questa lettera è indirizzata a mio fratello:                 

 Ciao fratellino, noi da domani non ci vedremo più, sono in un campo di concentramento e sarò fucilato o messo nella camera a gas.

Ti ho voluto sempre molto bene e grazie per tutte le cose che hai fatto per me.

Studia e stammi bene.

                                Baci Davide

(Davide B.)

Questa lettera è stata scritta da un padre a suo figlio deportato in un campo di concentramento.

Caro figlio,

In questo campo di concentramento io sto proprio male.Visto che sto per morire ti auguro che non venga mai in questi orribili posti perché ti fanno lavorare a dismisura e ti danno solo un tozzo di pane al giorno e pochissima acqua. Cresci bene e studia.

Da tuo padre.

(Massimiliano)

Lettera  ai  nostri  genitori 

Carissimi genitori, siamo noi, Chiara e Sharon , vi scriviamo per raccontarvi le  sgradevoli situazioni  che ci sono qui. Noi non ci troviamo bene  e neanche in belle condizioni. Qui ci danno poco cibo e poca  acqua. Si lavora molto senza fermarsi  un attimo, se ci fermiamo sono capaci di fucilarci. Non preoccupatevi per noi. Non so  se ci rivedrete ma saremo sempre  nel vostro cuore. Vi preghiamo di salutare da parte nostra i nostri cari.

      BACIONI  DA   (CHIARA E SHARON).

Caro amico qui si sta molto male: il cibo scarseggia, non c'è l'igiene nelle celle si sta stretti. Ho sentito le guardie che dicevano che dovrò morire tra due giorni. Mi raccomando se i soldati tedeschi ti chiedono di che nazione sei tu digli:<< sono tedesco !>>

Saluti (Stefano Ca.)

Cara Marta,

sono in carcere e ho molta paura.

In queste prigioni solo quel sentimento traspare. Vorrei essere con te, ma per fortuna tu non sei qui così potrai vivere e

raccontare ai tuoi figli della tua migliore amica. Scrivo questa lettera piangendo perché non potrò più rivedere nessuno.

Qui si mangia poco e si lavora tanto, spero che da te sia il contrario e che tu stia bene. Ho molte domande da farti ma ora non voglio sapere niente. La guerra ha portato molti morti e credo che anch'io sia una di quelli;ebbene sì, credo che i tedeschi mi uccideranno come a tutte le persone qui con me. Non voglio farti piangere ma questa è la realtà quindi tu pensami guardando il cielo e io ti osserverò e sarò felice. Ti saluto con un ciao, o forse meglio un addio. Salutami anche tutti quelli del paese e consolali.  Un doloroso addio dalla tua amica 

(Alessandra R.)

Cara Alessandra,

sono tristemente in un campo di concentramento.

Scrivo solo a te perché sei la mia migliore amica ma vorrei che questo fatto lo sappia anche la tua famiglia: dopodomani mi uccideranno. In questo momento i tedeschi stanno decidendo la sorte di tutte le altre persone qua dentro insieme a me: la morte. Menomale che te non sei qui perché potrebbero ucciderti, anche se ho un' infinita voglia di rivederti. Tanto, anche se non ci fucilano, moriremo di fame o di fatica.

Un doloroso addio

la tua migliore amica (Marta).

 

Caro Paolo, sono tuo fratello Andrea

ti scrivo per dirti addio , perchè da domani non ci vedremo più per colpa dei nazisti che mi fucileranno. Prenditi cura di te stesso e del cuginetto Gianluca.

Stammi bene fratellone.  Addio!

(

Lettera dai campi di sterminio

Caro fratello, Andrea sta per essere fucilato. Stefano ubbidisci a papà e mamma e continua a studiare. Ricordati che ti vorrò sempre bene. Ieri io e un mio amico abbiamo provato a scappare ma non ci siamo riusciti e fummo presi da tre soldati tedeschi e ci dissero in TEDESCO che saremmo stati fucilati. Io queste parole subito non le capii ma me le disse in italiano il mio amico

UN ABBRACCIO DAL TUO INFELICE FRATELLO (ANDREA Bi.)

VITA  NEI  CAMPI   DI                                  CONCENTRAMENTO

Cari  mamma  e  papà  mi  trovo  in  un  campo  di  concentramento; ci  fanno  lavorare  tutto  il  giorno  e  quando  ci  dicono  di  andarci  a  fare  la  doccia  il  terrore  scorre  su  di  noi .  Ci  fanno  stare  dei     minuti  sotto  la  doccia, a  volte  esce  gas  e  altre  volte  esce  acqua . Per  fortuna  ho  escogitato  insieme  ai  miei  compagni  di  cella  un  piano  di  evasione ,  spero  che  funzioni .

Ciao  da  (Alessandro N.) n°1863                              

MEMORIE DI UN SOLDATO

“... Eravamo entrati a Berlino e fummo scambiati per soldati dell' U.R.S.S.e l' esercito ci assalì ; quasi tutti i miei compagni furono catturati e poi uccisi, per il momento restammo liberi e vivi solo io, il sergente e il caporale ; ma purtroppo fummo catturati anche noi e dopo numerosi maltrattamenti ad AUSCHWTZ fummo lasciati dove ci avevano trovato, restammo sotto le macerie per 15 giorni e i Partigiani ci ritrovarono e ci accolsero nel gruppo. Gli Alleati riuscirono a far passare noi e altri 15 Partigiani (il confine).Quando sbarcammo in Inghilterra molti popolani si unirono a noi e insieme agli Alleati combattemmo Dopo la guerra tornai a fare il soldato ma non dimenticherò mai i Partigiani e le loro avventure”.(ILARIA & GIULIA)

LETTERA DI UN DEPORTATO AD AUSCHWTZ

PRIMA DELLA FUCILAZIONE

Cara famiglia,

rivolgo a voi la mia speranza di un futuro; io non so come dirvi che me ne andrò per sempre amandovi e ricordandovi .

Moglie mia abbi cura dei nostri figli e accogli come ho fatto io tutti coloro che busseranno alla tua porta .Vi auguro una felice esistenza.

CIAO IL VOSTRO SFORTUNATO papà       (ILARIA & GIULIA)

COMMENTO DELLA VITA NEI LAGER

Le persone vengono messe in autocarri, poi gli autocarri si fermano, e li dividono in gruppi,gli uomini li mettono a fare i lavori sforzati (dalla mattina alla sera ); invece i bambini, le donne e gli anziani,gli fanno mettere sotto le docce, invece, anzi che uscire acqua, dalle docce, esce gas; e non si può scappare, perchè ci sono le porte blindate, e quindi anche se si batte, non si sfondano; e quindi si muore. Gli uomini, che sono ai lavori sforzati, a volte vedono i loro figli, le loro mogli che muoiono, e a questo punto, preferiscono anche loro essere uccisi, e se stavano male, non potevano fare niente.

Per me LA VITA NEI LAGER, è un posto a trabocchetto, perché ti ammazzano, quando meno te l'aspetti.

(Stefano C.)

VITA DA VOLONTARIO durante la Resistenza

Mi chiamo Francesco R. ho 25 anni e da due mesi mi sono arruolato come volontario nella brigata partigiana “garibaldi” con il nome di “freccia”.

Il mio compito è di consegnare messaggi in tutta velocità.

Questa mattina i miei superiori mi hanno incaricato di portare un messaggio urgente al responsabile delle brigate “piemonte”.

Mi sono svegliato presto, ho attraversato il bosco e prima di andare a destinazione ho dovuto eludere un pattugliamento tedesco e ho avuto molta paura .

Per fortuna , sono stato aiutato da alcuni contadini contadini della zona e, con un po' di fortuna , sono riuscito a mettermi in contatto con “eric” il responsabile di zona e a recapitagli il messaggio

(Alessio)

Cari genitori

sono in questo posto tanto triste e pieno di cose orrende.

Solo voi sapete darmi la forza di vivere.

Al mattino, quando mi alzo, penso sempre alle belle giornate passate con voi e a quante risate abbiamo fatto insieme.

Ricordatemi sempre ed io vi porterò nel mio cuore.

VI ABBRACCIO E VI BACIO.

(Irene)


Cara Laura

ti scrivo per l'ultima volta perché i tedeschi hanno catturato me ed alcuni miei compagni, proprio mentre ci stavamo preparando ad attenderli un agguato: forse in paese qualcuno ha fatto la spia .

Infatti i soldati tedeschi hanno trovato senza troppa fatica la vecchia cascina abbandonata dove ci nascondevamo.

In un primo tempo temevamo che ci fucilassero tutti quanti , ma poi abbiamo saputo che domani ci trasferiranno in un campo di concentramento in Germania .

Non so se potrò rivederti e il nostro piccolo LUCA:stagli vicino abbraccialo forte da parte mia e digli che il papà è sempre vicino a lui, anche se non lo può vedere.  Quando sarà grande, spiegagli che il suo papà, insieme a tanti uomini ,è morto per consegnare a lui e a tutti i giovani un mondo migliore, dove le parole ,odio e razzismo non abbiamo più diritti di cittadinanza.   Ti porto sempre nel mio cuore, certo che finalmente ti rivedrò

ciao da (Lorenzo)

la vita nel lager

in questi lager si trovava l'orrore, perché lo sterminio razziale era molto feroce.

In meno di dieci minuti tutti gli uomini validi venivano raggruppati.

Quello che accadde delle donne bambini e vecchi, noi non potremo stabilirlo.   Allora la notte li inghiottì puramente e semplicemente .

(Alfonso)

LA VITA NEI LAGER

(Elisa e Chiara)

Questo testo l'ha scritto PRIMO LEVI nel 1947, in “SE QUESTO è UN UOMO”, si ambienta nei lager (delle prigioni).

Primo Levi dice “L' autocarro si è fermato e sopra la porta c'era una scritta luminosa :il lavoro rende liberi. In meno di dieci minuti tutti gli uomini venivano radunati in gruppo.

Quello che accadde delle donne, bambini e vecchi, noi non potemmo stabilire allora la notte li inghiottì semplicemente.

Oggi però sappiamo che in quella scelta veloce, ognuno di noi era stato giudicato se potesse o no lavorare utilmente. Sappiamo anche che non sempre questo pur tenue principio di discriminazione inabili fu seguito, e che successivamente fu adottato spesso il sistema più semplice di aprire le portiere dei vagoni, senza avvertimenti né istruzioni ai nuovi arrivati.

Questa di cui abbiamo parlato, è la vita del lager.

PRIMO LEVI, se questo è un uomo, 1947

 

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commenti alla lezione della ex-partigiana Teresa Bruno

 LE  NOSTRE   IMPRESSIONI SULL' INTERVISTA SULLA   PARTIGIANA TERESA       di Massimiliano e Sharon                          

Per noi, la cosa che ci ha colpito di più dell'intervista a Teresa è stata:  - quando un signore  l' ha chiamata per andare a vedere al di là del ponte, lei curiosa andò a vedere, e vide 6 impiccati. Teresa faceva la STAFFETTA LAMPO  per aiutare i partigiani rifugiati in montagna. nel suo zaino di scuola  portava  una pistola che nascondeva  sotto i libri per portarla ai partigiani

    LE  MIE  IMPRESSIONI  NELLE  PAROLE  DELLA  PARTIGIANA

martedì  scorso  nella  nostra  scuola è venuta una ex  partigiana, che  ha  raccontato  a tutti  noi  un  la  sua  vita  da  giovane.

A  me  e  anche  a certi  miei  compagni ci ha  colpito  quando ha  detto che  ha visto sotto un ponte 6 giovani ragazzi impiccati.

Questo  fatto ci  ha  fatto  capire  la  crudeltà  della  guerra.    di Andrea B.

Le nostre impressioni

Martedì scorso è arrivata a scuola un'ex partigiana, Teresa, a raccontarci le sue esperienze di guerra.

A noi ci hanno colpito molto i suoi racconti e le risposte alle nostre domande. Alcuni fatti che l'avevano colpita molto sono stati la visione di sei impiccati al ritorno da Volpiano e il rischio di essere mitragliata da un Repubblichino se non gli avesse rivelato il nascondiglio dei fratelli.Se noi fossimo state al posto suo avremmo provato sentimenti di tristezza e paura anche a uscire di casa o andare fuori paese per comperare il cibo. Teresa portava, da sola, i vestiti, il cibo, le armi ai fratelli nel rifugio in montagna. Teresa faceva parte di un' associazione partigiana in cui ascoltavano messaggi segreti via radio(“RADIO LONDRA”), e ci ha mostrato il suo tesserino.

Marta e Alessandra.

INTERVISTA ALLA EX PARTIGIANA

TERESINA BRUNO

LE MIE IMPRESSIONI:

Martedì scorso è arrivata un ex partigiana che ha raccontato le condizioni di vita durante la II Guerra Mondiale; questa signora si unì ad un gruppo di partigiani e venne soprannominata “STAFFETTA LAMPO”.

Una cosa che mi ha colpito di più fu quando un signore sull' autostrada disse a Teresina di guardare giù dal ponte e vide sei impiccati e mi ha colpito anche quando un repubblichino era in casa di Teresina e sua madre,  minacciò Teresina e la mamma che le avrebbe uccise se non le avessero rivelato il nascondiglio del fratello,ma poi arrivò il parroco e lo mandò via.

DAVIDE BONELLIS

Quello che mi ha colpito di più. 

di Alfonso e Stefano

Quello che mi ha colpito di più e quando i nazisti gli hanno puntato il fucile, e quando hanno impiccato sei persone , quando non potevano accendere la luce Teresa faceva i compiti sempre al buio, il Fratello era scappato dal militare ed era andato in montagna, e quando una persona ha salvato salvato sua madre e lei.

Le mie impressioni sulle parole della partigiana

La partigiana ci è stata di aiuto per capire delle cose in più sui partigiani e sulla seconda guerra mondiale, la cosa che ci ha colpito di più è stato il fatto dei sei impiccati sul cavalcavia.

Lei e i partigiani nel rifugio ascoltavano RADIO LONDRA sempre a basso volume, per paura di essere sentiti dai fascisti ed essere catturati.

La partigiana è stata molto gentile a raccontare la vita dei partigiani durante la guerra.

Questa partigiana aveva con se un documento, su cui c' era il suo soprannome durante la vita con i partigiani: il soprannome era piccolo lampo.

ELISA e CHIARA

Intervista alla partigiana

Martedì 3 aprile 2001 al teatro della nostra scuola ci è venuta a trovare una signora che durante la seconda guerra mondiale faceva parte di un gruppo di partigiani , ci ha parlato di molte cose che aveva vissuto durante la guerra . Si chiama Teresa ma voleva che noi la chiamavamo nonna Teresa . Ci diceva che per avere qualcosa da mangiare bisognava prendere un bollino che veniva dato dal governo e con quello ti prendevi quel poco da mangiare che ti serviva per vivere . Aveva due fratelli che vedeva molto poco perché si trovavano in montagna per combattere i Fascisti . A volte li andava a trovare con la sua cartella di scuola e dentro a posto dei libri portava delle pistole. Una volta mentre andava a Volpiano un frate di nome Don Paviolo e gli ha detto di guardare sotto il ponte lei ha guardato e ha visto sei impiccati.

di Andrea Bi

                                                   INTERVISTA   A  UNA   EX   PARTIGIANA

L' altro  Martedì  a  scuola   abbiamo intervistato una  ex  partigiana, questa  persona aveva  vissuto  molte  avventure  che io  vi elencherò: una volta  quella  signora che allora era  una  bambina  stava  andando  a Volpiano dal panettiere   incontrò un signore che le disse  di  guardare dal  cavalcavia  e vide sei  impiccati  ,un' altra  volta arrivò un repubblicano  che  aveva un  mitra e che  minacciò  di  uccidere prima  sua figlia  e  poi lei.

La  partigiana  un' altra  volta  ci  ha  raccontato  che i partigiani  si radunavano  in un congelatore dove  ascoltavano radio Londra , ma  dovevano sempre  stare attenti a cosa succedeva all' esterno  perché se i Fascisti li catturavano li fucilavano            

INTERVISTA AD UNA PARTIGIANA

MARTEDI', 3 APRILE

Oggi, siamo scesi a teatro e abbiamo trovato una signora di nome Teresa (ex partigiana). Ha incominciato a descriverci la sua vita in guerra.Le cose che ci hanno colpito di più sono:

la scuola: il mattino,prima di entrare in classe dovevano salutare MUSSOLINI & VITTORIO EMANUELE III, dovevano usare tutti i giorni una divisa, la maestra non usciva mai dalla classe e quando doveva andare al bagno chiamava la bidella e la faceva restare fino a quando non tornava. Gli alunni non erano come noi adesso ma erano bravi, composti mentre noi invece siamo vivaci. Gli alunni quando andavano in bagno erano tutti in fila per 1 . La signora TERESA

un giorno mentre, con la sua bicicletta passava per il ponte per portare le armi ai suoi fratelli, incontrò il prete di settimo di nome DON- PAVIOLO che li fece vedere 6 impiccati . Un solo morto tedesco valevano 10 partigiani.

INTERVISTA  A UN EX  PARTIGIANA

Nella  nostra scuola e  venuta  una ex partigiana  di nome  TERESA BRUNO , Lampo, era il nome con cui        la  chiamavano, raccontava della   sua vita da quattordicenne nella   seconda guerra mondiale che ci a fatto vivere un momento di sospiro e di emozioni . 

Aiutava i suoi fratelli nascosti su in montagna , portandogli : munizioni,spezie e vestiti.. Raccontò che una volta un fascista gli fece guardare giu'   in basso e vide 6 inpiccati  , e a noi  ci fece spaventare . E un  altra emozione  era quella che un fascista minaccio lei e sua madre.

  

 

INTERVISTA A MIA NONNA SANTINA

Mia nonna aveva 16 anni e lavorava in una campagna nel Veneto e non era in un paese dove c'era la guerra. Sapeva però che bombardavano le grandi città (Verona, Rovigo).

Per mangiare si usava una tessera. Essa serviva a dosare il cibo, in modo che bastasse per tutti.Dove lei viveva il cibo c'era, anche perchè il cibo se lo coltivavano.

Gli Stati in guerra erano AMERICA, ITALIA, GERMANIA E IL RESTO DEL MONDO.  Per questo si chiama SECONDA GUERRA MONDIALE.

Seconda Guerra Mondiale

La guerra è iniziata nel 1939 con l' invasione della POLONIA da parte della GERMANIA nazista.  In risposta all' aggressione, FRANCIA e GRAN BRETAGNA dichiararono guerra ai TEDESCHI e il conflitto si estese presto fino a interessare molti paesi e aree geografiche del pianeta.   Più che in qualsiasi altra guerra precedente, il coinvolgimento delle nazioni partecipanti fu totale e l' evento interessò in modo drammaticamente massiccio anche le popolazioni civili.   La sua conclusione nel 1945 segnò un nuovo ordine mondiale incentrato sulle due superpotenze vincitrici, gli Stati Uniti d' America (USA) e l' Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).

 
 
   

 

                       

SEZIONE 3
la mappa

 

 

SEZIONE 4
gli strumenti di guerra 
Andrea.gif (28224 byte)

bulletI MEZZI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE di Andrea B.  Andrea A.

L' Italia era parsa impreparata durante la guerra, i mezzi più rapidi erano delle cavallerie e le armi non erano che fucili 1891 molto vecchi. Avevan o solo 400 carri armati che pesavano 3 tonnellate circa contro le 6 o le 20 di quelli tedeschi o le 10 e le 26 dei carri inglesi. I Tedeschi avevano una maggior potenza militare in confronto a quella italiana. La Germania da HITLER detta anche Germania Hitleriana attaccò l' Unione Sovietica e ovviamente vinse. I tedeschi nel 1942 perfezionarono dei missili che erano allo studio dal 1937, questi missili erano chiamati v1 e v2 . I v1 erano dei siluri di una lunghezza di 7 metri. Erano mossi da un propulsore a reazione. Questi missili portavano una tonnellata di esplosivo, venivano catapultati da rampe di lancio fisse. I v2 erano molto più distruttivi e più potenti dei v1 erano lunghi 14,5 m pesavano 13,5 tonn. Venivano lanciati quasi verticalmente da un veicolo speciale, e raggiungevano l'altezza di 50 km ,e arrivando a terra erano teleguidati ad una velocità di 1300m al secondo. I missili tedeschi hanno dimostrato la terribile minaccia delle guerre future. In GIAPPONE vennero scippate le due prime bombe atomiche . Questi esplosivi contengono una massa di uranio delle dimensioni di una mela. Questa massa era contenuta nello ordigno e può produrre una esplosione di 20 000 tonnellate di tritolo. L'esplosione causò una palla di fuoco che produsse delle radiazioni che ancora oggi si possono verificare.

Andrea B. e Andrea A.

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Alfonso M.  - Armamenti    alessio.gif (4910 byte)

Nella seconda guerra mondiale il bombardamento aereo raggiunse spaventosi proporzioni e divenne mezzo risolutivo di una battaglia con un bombardamento si distruggeva case abitate ma soprattutto fabbriche che producevano carri armati, proiettili, bombe, aerei durando la guerra i bombardamenti aerei provocarono la morte di milioni di civili gli aerei tedeschi che bombardarono l'Inghilterra provocarono le morte di 70 000 persone i bombardamenti degli alleati in Germania coinvolsero oltre un milione di civili un milione di civili giapponesi mori per la bomba atomica americana.  La seconda guerra mondiale hanno rivoluzionato le armi gli aerei dotati di bombe micidiali volevano più veloci e più in alto.  Potenti carri armati dominavano scontri terrestri.  Ha la capacita di movimenti e armi degli aerei rese quasi gli scontri navali.

Alfonso M.

 

andrea  bruzzaniti.gif (6611 byte) ARMI E BOMBE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

La prima bomba atomica fu sganciata dagli Stati Uniti sulla città giapponese di Hiroshima il 6 agosto1945.La bomba soprannominata “Little Boy,”uccise decine di migliaia di persone in meno di un minuto.La massa di uranio, un minerale radioattivo, produsse un' esplosione della potenza di 20.000 tonnellate di tritolo,un esplosivo.Le armi nucleari sono gli esplosivi più potenti e distruttivi che si conoscano.

Sharon G.

 
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MINE ANTIUOMO Massimiliano e Stefano  di Stefano C.

Abbiamo fatto una ricerca sulle mine antiuomo. L' ex Valsella (fabbrica di mine)produce le mine piu'pericolose del mondo chiamate Valmara 69, la piu'feroce tra le mine antiuomo che abbiamo conosciuto.

La famiglia Hakiz e' stata colpita da una mina antiuomo e due di loro sono morti al momento dell'esplosione, e gli altri fratelli sono stati gravemente feriti; ora Kawa si può muovere solo con la sedia a rotelle, e per farlo entrare hanno dovuto allargare la casa.

Secondo noi non avrebbero mai dovuto inventarle perché causano solo morte e distruzione, uccidendo persone innocenti e distruggendo le loro case.

Massimiliano e Stefano

Seconda Guerra Mondiale

Gli Stati in guerra erano AMERICA, ITALIA, GERMANIA E IL RESTO DEL MONDO. Per questo si chiama SECONDA GUERRA MONDIALE.

Massimiliano1.gif (9363 byte) La guerra è iniziata nel 1939 con l' invasione della POLONIA da parte della GERMANIA nazista.   In risposta all' aggressione FRANCIA e GRAN BRETAGNA dichiararono guerra ai TEDESCHI e il conflitto si estese presto fino a interessare molti paesi e aree geografiche del pianeta. Più che in qualsiasi altra guerra precedente, il coinvolgimento delle nazioni partecipanti fu totale e l' evento interessò in modo drammaticamente massiccio anche le popolazioni civili.  La sua conclusione nel 1945 segnò un nuovo ordine mondiale incentrato sulle due superpotenze vincitrici, gli Stati Uniti d' America (USA) e l' Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).

  

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