Teresa Bruno, ex-partigiana

Commenti alla lezione della ex-partigiana Teresa Bruno

Le nostre impressioni sull'intervista alla partigiana Teresa
di Massimiliano e Sharon

Per noi, la cosa che ci ha colpito di più dell'intervista a Teresa è stata quando un signore  l'ha chiamata per andare a vedere al di là del ponte, lei curiosa andò a vedere e vide sei impiccati.
Teresa faceva la Staffetta Lampo per aiutare i partigiani rifugiati in montagna.
Nel suo zaino di scuola portava una pistola che nascondeva sotto i libri per portarla ai partigiani

Le mie impressioni sulle parole della partigiana

Martedì  scorso  nella  nostra  scuola è venuta una ex  partigiana, che  ha  raccontato  a tutti  noi  un  la  sua  vita  da  giovane.
A  me  e  anche  a certi  miei  compagni ci ha  colpito  quando ha  detto che  ha visto sotto un ponte 6 giovani ragazzi impiccati.
Questo  fatto ci  ha  fatto  capire  la  crudeltà  della  guerra.   

di Andrea B.

 

Martedì scorso è arrivata a scuola un'ex partigiana, Teresa, a raccontarci le sue esperienze di guerra.

A noi ci hanno colpito molto i suoi racconti e le risposte alle nostre domande.
Alcuni fatti che l'avevano colpita molto sono stati la visione di sei impiccati al ritorno da Volpiano e il rischio di essere mitragliata da un Repubblichino se non gli avesse rivelato il nascondiglio dei fratelli.
Se noi fossimo state al posto suo avremmo provato sentimenti di tristezza e paura anche a uscire di casa o andare fuori paese per comperare il cibo.
Teresa portava, da sola, i vestiti, il cibo, le armi ai fratelli nel rifugio in montagna. Teresa faceva parte di un' associazione partigiana in cui ascoltavano messaggi segreti via radio("Radio Londra"), e ci ha mostrato il suo tesserino.

 

Martedì scorso è arrivata un ex partigiana che ha raccontato le condizioni di vita durante la II Guerra Mondiale; questa signora si unì ad un gruppo di partigiani e venne soprannominata "Staffetta Lampo".

 



Una cosa che mi ha colpito di più fu quando un signore sull' autostrada disse a Teresina di guardare giù dal ponte e vide sei impiccati e mi ha colpito anche quando un repubblichino era in casa di Teresina e sua madre,  minacciò Teresina e la mamma che le avrebbe uccise se non le avessero rivelato il nascondiglio del fratello, ma poi arrivò il parroco e lo mandò via.

Davide Bonellis
Marta e Alessandra

 

Quello che mi ha colpito di più. 

di Alfonso e Stefano

Quello che mi ha colpito di più e quando i nazisti gli hanno puntato il fucile, e quando hanno impiccato sei persone , quando non potevano accendere la luce Teresa faceva i compiti sempre al buio, il Fratello era scappato dal militare ed era andato in montagna, e quando una persona ha salvato sua madre e lei.

 

Le mie impressioni sulle parole della partigiana

La partigiana ci è stata di aiuto per capire delle cose in più sui partigiani e sulla seconda guerra mondiale, la cosa che ci ha colpito di più è stato il fatto dei sei impiccati sul cavalcavia.

Lei e i partigiani nel rifugio ascoltavano Radio Londra sempre a basso volume, per paura di essere sentiti dai fascisti ed essere catturati.

La partigiana è stata molto gentile a raccontare la vita dei partigiani durante la guerra. Questa partigiana aveva con se un documento, su cui c' era il suo soprannome durante la vita con i partigiani: il soprannome era piccolo lampo.

Elisa e Chiara


 

Martedì 3 aprile 2001 al teatro della nostra scuola ci è venuta a trovare una signora che durante la seconda guerra mondiale faceva parte di un gruppo di partigiani , ci ha parlato di molte cose che aveva vissuto durante la guerra .
Si chiama Teresa ma voleva che noi la chiamavamo nonna Teresa .
Ci diceva che per avere qualcosa da mangiare bisognava prendere un bollino che veniva dato dal governo e con quello ti prendevi quel poco da mangiare che ti serviva per vivere .
Aveva due fratelli che vedeva molto poco perché si trovavano in montagna per combattere i Fascisti . A volte li andava a trovare con la sua cartella di scuola e dentro a posto dei libri portava delle pistole.
Una volta mentre andava a Volpiano un frate di nome Don Paviolo e gli ha detto di guardare sotto il ponte lei ha guardato e ha visto sei impiccati.

di Andrea B

 

L' altro martedì  a  scuola   abbiamo intervistato una ex partigiana, questa  persona aveva  vissuto  molte  avventure  che io  vi elencherò: una volta  quella  signora che allora era  una  bambina  stava  andando  a Volpiano dal panettiere   incontrò un signore che le disse di guardare dal cavalcavia  e vide sei impiccati, un' altra  volta arrivò un repubblicano  che  aveva un  mitra e che  minacciò  di  uccidere prima  sua figlia e poi lei.
La partigiana un'altra volta ci ha raccontato che i partigiani si radunavano in un congelatore dove  ascoltavano radio Londra , ma  dovevano sempre  stare attenti a cosa succedeva all' esterno  perché se i Fascisti li catturavano li fucilavano.

 

Martedì 3 aprile
Oggi, siamo scesi a teatro e abbiamo trovato una signora di nome Teresa (ex partigiana). Ha incominciato a descriverci la sua vita in guerra.
Le cose che ci hanno colpito di più sono:

la scuola. Il mattino, prima di entrare in classe dovevano salutare Mussolini e Vittorio Emanuele III, dovevano usare tutti i giorni una divisa, la maestra non usciva mai dalla classe e quando doveva andare al bagno chiamava la bidella e la faceva restare fino a quando non tornava.
Gli alunni non erano come noi adesso ma erano bravi, composti mentre noi invece siamo vivaci. Gli alunni quando andavano in bagno erano tutti in fila per uno.
La signora Teresa un giorno mentre, con la sua bicicletta passava per il ponte per portare le armi ai suoi fratelli, incontrò il prete di settimo di nome Don Paviolo che le fece vedere sei impiccati . Un solo morto tedesco valeva 10 partigiani.

Nella  nostra scuola e  venuta  una ex partigiana  di nome  Teresa Bruno, Lampo era il nome con cui la  chiamavano, raccontava della sua vita da quattordicenne nella seconda guerra mondiale che ci a fatto vivere un momento di sospiro e di emozioni . 
Aiutava i suoi fratelli nascosti su in montagna, portandogli munizioni,spezie e vestiti.
Raccontò che una volta un fascista gli fece guardare giu' in basso e vide 6 inpiccati, e a noi ci fece spaventare . E un  altra emozione  era quella che un fascista minaccio lei e sua madre.

 

Intervista a mia nonna Santina

Mia nonna aveva 16 anni e lavorava in una campagna nel Veneto e non era in un paese dove c'era la guerra. Sapeva però che bombardavano le grandi città (Verona, Rovigo).
Per mangiare si usava una tessera. Essa serviva a dosare il cibo, in modo che bastasse per tutti.Dove lei viveva il cibo c'era, anche perchè il cibo se lo coltivavano.
Gli Stati in guerra erano America, Italia, Germania e il resto del mondo. Per questo si chiama Seconda Guerra Mondiale.

Seconda Guerra Mondiale

La guerra è iniziata nel 1939 con l' invasione della Polonia da parte della Germania nazista.  In risposta all' aggressione, Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra ai tedeschi e il conflitto si estese presto fino a interessare molti paesi e aree geografiche del pianeta.
Più che in qualsiasi altra guerra precedente, il coinvolgimento delle nazioni partecipanti fu totale e l' evento interessò in modo drammaticamente massiccio anche le popolazioni civili.  
La sua conclusione nel 1945 segnò un nuovo ordine mondiale incentrato sulle due superpotenze vincitrici, gli Stati Uniti d' America (USA) e l' Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).