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IL VILLAGGIO OPERAIO
LE CASE STILE LIBERTY
LA STAZIONETTAL
LA CHIESA
LA FABBRICA TESSILE IL LAVORO MINORILE E I BAMBINI
 

VILLAGGIO LEUMANN

 
LA SCUOLA   INTERVISTA ALLA SIGNORA WANDA

 

UNA GIORNATA AL VILLAGGIO LEUMANN

 

Il giorno 13/11/2002 siamo andati a visitare il Villaggio Leumann a Collegno 

 

per conoscere la sua storia.

Essa è come una favola,  perchè nel periodo di fine 1800 Napoleone Leumann    fu un imprenditore illuminato, creò il villaggio con dei vantaggi che nessuno aveva in quel tempo.                               

Noi abbiamo camminato tra casette di stile liberty,  telai,  la Chiesa,  la scuola,  la fabbrica...

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INTERVISTA ALLA SIGNORA  WANDA

Noi, al "villaggio Leumann",  nel convitto delle operaie abbiamo conosciuto una signora di nome Wanda che ha  frequentato l'asilo "Wera" e ha lavorato nella fabbrica di Leumann; adesso è in  pensione e abita lì al Villaggio. Noi abbiamo visto la  casa dove è nata e sempre vissuta. Ora lei vive nella sua villetta Liberty; come  volontaria è associata ad "Amici della scuola Leumann".  Ci ha  fatto vedere delle foto documento spiegandoci l'origine di ogni foto. Wanda ha conosciuto quattro generazioni di Leumann, da bambina e ora da signora anziana.

Si ricordava che frequentava, in palestra, ginnastica con la tuta: maglia con i bordi bianchi e pantaloncini, l' abbiamo vista nella foto  vestita da basket. E andava anche in colonia a Loano e in una casa di cura per bambini malati a Rivoli.  "Era bello vivere lì" racconta...

Ad un certo punto si è avvicinata a un telaio: Josè, il nostro compagno, era il più abile e la signora Wanda diceva che ce l'aveva nel sangue, perchè dove è nato, in Perù, il tessere è una tradizione antica.

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Stile Liberty  

L' elemento dominante, nello stile liberty, sono le linee curve e ondulate, le forme sono ispirate allo stile floreale, alle forme sinuose del mondo vegetale e combinate a elementi di fantasia: lo stile liberty, in Italia, si sviluppò dopo il 1900 ed ebbe carattere più decorativo e superficiale, che costruttivo.

Il motivo floreale o vegetale, spesso era accompagnato da leggiadre e figure femminili. Le piastrelle, come quelle blu, smaltate e dipinte, che costituiscono la decorazione policroma, le abbiamo viste nelle facciate delle villette.

Sono dipinte di piante e rose rampicanti nei loro naturali e vivaci colori, che creano l' illusione di terrazze infiorate, sempre verdi.

Le facciate delle delle villette sono decorate con legno.  

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LA SCUOLA.

 

Nel 1903 veniva terminata la costruzione delle scuole nel comprensorio ovest del villaggio. L'edificio, che si sviluppa su 2 piani ospitava al piano terreno l' asilo ed al piano superiore sei classi elementari. Frequentavano la scuola i figli degli operai.  Gli allievi erano circa 200. I libri venivano distribuiti agli alunni gratis, avevano una biblioteca circolante.  L'imprenditore distribuiva premi in denaro che veniva accreditato su libretti della cassa postale, e   doni  di vario genere. 

Una  grande cerimonia veniva fatta tutti gli anni in occasione del Natale: in presenza della famiglia Leumann.  Si distribuiva  ai ragazzi un pacco contenente un panettone ed un bel pezzo di stoffa. Grande importanza si dava alla ginnastica in palestra. Il medico dello stabilimento era incaricato di vigilare la salute degli allievi ed  eventuali cure erano fornite gratuitamente.  Ogni mattino all'inizio delle lezione,  gli allievi  cantavano  con la  la maestra l'inno "saluto alla bandiera".   Si attivava anche la scuola serale, che raccoglieva nel periodo di  ottobre a marzo numerosi operai.

 Nei locali al piano terreno della scuola era ospitato l'asilo infantile "Wera", dedicato alla figlia di Napoleone morta in tenera età.  L'insegnamento prevedeva un maggior  spazio da dedicare a giochi, attività di giardinaggio, disegni, canti e ginnastica.

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IL VILLAGGIO OPERAIO NELL'800. 

 

Con il termine "villaggio operaio" si è soliti indicare un'area residenziale strettamente connessa alla fabbrica, un gruppo di edifici in grado di ospitare stabilmente la mano d'opera.

Il passaggio dalla campagna alla concentrazione produttiva nelle fabbriche, influiva sui modi di vita e sui comportamenti delle popolazioni. Il localizzarsi delle industrie lungo i corsi d'acqua, al fine di utilizzarne l'energia  idraulica come forza motrice, necessitava di edifici dove i lavoratori potessero stabilirsi per non dover viaggiare per motivi di lavoro: nascono così i villaggi operai.

IL VILLAGGIO OPERAIO LEUMANN

Il Villaggio, realizzato tra la fine dell'800 e l'inizio del 900, comprende 59 villini stile Liberty e case divisi in 120 alloggi che, originariamente ospitava un migliaio di persone.               

Attorno alle case vengono costruiti i servizi necessari come la scuola elementare, l'asilo, la chiesa, il teatro, i bagni, ambulatorio medico, una palestra ed un convitto per le operaie che dava alloggio a circa 250 ragazze tra i 13 ed i 20 anni di età. 

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 Com'erano le case Liberty?

 

                                         

Le casette erano sistemate a schiera.  Avevano 2 o 3 camere, c'erano i bagni con l'acqua, ma non era  potabile. In inverno per riscaldarsi avevano una stufa a legna. Tutte le casette possedevano un lavatoio dove gli abitanti potevano lavare la propria biancheria. Davanti alla casetta avevano un giardino di piccole dimensioni. E' importante ricordare che Napoleone Leumann distribuiva gratuitamente luce e legna; inoltre pagava dei giardinieri per la cura dei giardini.                                         

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I BAMBINI  A  LEUMANN

 

Alla fine del 1800 inizio 1900,  in ITALIA  i bambini  lavoravano nelle fabbriche a 6-7 anni, non piccoli a 3-4 anni come in Inghilterra. In quel periodo invece nella fabbrica Leumann si iniziava a lavorare a 13 anni, perchè l'imprenditore obbligava le famiglie degli operai a mandare i loro figli a scuola, egli riteneva  che in questo modo, diventassero bravi operai, in un periodo storico dove c' era molto analfabetismo.

I bambini vivevano nelle casette liberty e nel loro villaggio frequentavano la scuola, le chiese e la palestra. Facevano la spesa allo spaccio del villaggio, si andavano a lavare nei bagni pubblici  che ha fatto costruire Leumann, perchè insegnando l' igiene ai bambini, ovviamente i genitori li seguivano: così la gente del villaggio imparava a lavarsi per evitare tante malattie. I bambini avevano un controllo medico gratis e venivano mandati in colonia a Loano e, se malati, in una clinica a Rivoli. Andavano a scuola fino a 13 anni e nel pomeriggio facevano l' apprendistato: imparavano a usare i telai o i lavori domestici. Il loro tempo libero era organizzato nelle attività di ginnastica, giochi, giardinaggio e teatro.

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Stazionetta Leumann  

             

La stazionetta é situata sul lato destro di corso Francia, giungendo da Torino.  Essa è parte integrante del complesso denominato Villaggio Leumann, realizzato tra la fine del 800 all'900 a Collegno. 

Negli anni in cui nasceva la linea ferrata Torino-Modane, Rivoli rimase esclusa dal tracciato e nel 1971 venne realizzata la ferrovia a vapore in Corso Francia.  I prodotti tessili venivano trasportati a Torino, ed i lavoratori pendolari raggiungevano il luogo di lavoro scendendo alla stazionetta Leumann.  

Nel 1914 la linea fu trasformata in tranvia elettrica ed al trenino fu dato l'appellativo ”Tritatutto” in seguito ai numerosi incidenti avvenuti. 

Nel 1955 furono definitivamente smantellati i binari sul Corso Francia e fu introdotto il filobus ed infine l'autobus.   La stazionetta, persa la sua funzione, è stata abbandonata ad degrado sino ai giorni nostri. Nel 1996 l'associazione Amici della Scuola Leumann si è fatta promotrice del recupero e restauro della stazionetta.

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LA FABBRICA TESSILE

   (Leumann)

 

                                                          

Lo stabilimento è impiantato in un'area di circa 19000 mq, compresa tra l'asse di comunicazione Torino - Rivoli (attuale corso Francia) e la bealera di Grugliasco. Un corso d'acqua veniva derivato dalla bealera di Grugliasco ed entrava direttamente nello stabilimento: una turbina (sistema Girard da 50 cv) ne utilizzava il "salto" per produrre energia elettrica per l'opificio prima, e per tutto il villaggio successivamente. La distribuzione gratuita di energia elettrica prodotta da questa turbina alle abitazioni, durò sino agli anni ' 70. Una macchina a vapore (sistema Sulzer da 100 cv) posta centralmente, forniva la forza motrice ai telai meccanici; la grossa macchina faceva girare un albero posto nel piano interrato. Il cotonificio produceva tessuti fantasia, caroline (toile de Vichy) , lino e flanelle; i prodotti venivano trasportati con il trenino nel magazzino in piazza Statuto o direttamente alla stazione di Porta Susa.

 

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La chiesa di Leumann

Abbiamo visitato la chiesa Leumann di santa Elisabetta nel villaggio operaio di Leumann.

A quei tempi dove nessuno aveva rispetto per le altre religioni, Napoleone Leumann che era un

protestante,  costruì una chiesa per i cattolici, unendo le due religioni in una sola chiesa.

E' stata costruita in stile liberity con due campanili uguali.

All' interno ci sono delle vetrate rarissime, che oggi non si fabbricano più, molte statue di santi cattolici

che in un primo tempo non erano state permesse.  Oggi la chiesa é diventata cattolica.

 

 

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