Lastrego & Testa  
 

Biblioteca Mia  

Un programma multimediale dedicato ai bambini per organizzare e gestire la loro biblioteca. Un esempio d'attività che integra libro e computer

 

Biblioteca Mia
Autori: Cristina Lastrego e Francesco Testa © Fatatrac s.r.l.

L'interfaccia del programma si rivolge direttamente ai bambini ed è stata realizzata in modo tale da semplificare al massimo l'uso senza rinunciare alla completezza: Il programma, infatti, permette di gestire tutte le funzioni necessarie, dall'iscrizione alla schedatura e all'archiviazione, dalla ricerca secondo vari criteri al prestito. L'impostazione è stata studiata in modo tale da favorire al massimo la collaborazione tra insegnanti e bambini. La possibilità di stampare etichette, tessere, elenchi di titoli selezionati o interi cataloghi, facilitando gli aspetti pratici del lavoro, offre ai bambini lo spazio necessario a riflettere sui diversi canali d'informazione, a scoprire le linee che legano le diverse opere di uno stesso autore, le scelte editoriali di una stessa casa editrice, o le opere che possono essere classificate secondo lo stesso genere. I bambini, gestendo direttamente la loro biblioteca, imparano ad usare le biblioteche pubbliche e a comprendere il ruolo di chi ci lavora. Catalogare, curare il prestito e la restituzione, porsi il problema dell'acquisizione di nuovi materiali non solo seguendo il proprio interesse, ma anche quello del gruppo dei compagni, aiuta a prendere dimestichezza con il mondo dei libri, e rappresenta un invito prezioso a varcare senza timidezza le porte delle librerie.

Qualche riflessione sulle funzioni formative del progetto

La conoscenza dell'oggetto libro.
Il programma propone un avvicinamento al libro di tipo globale, un'inusuale quanto significativa conoscenza fisica "dell'oggetto libro".

L'operazione d'acquisizione di libri permette una manipolazione concreta dell'oggetto molto interessante sotto il profilo formativo. Il bibliotecario, infatti, maneggia il libro in modo del tutto originale e con funzioni molto diverse rispetto a quelle messe in atto in qualità di lettore. Il bibliotecario, bambino o adulto che sia, non entra nel libro, non ne affronta la lettura, ma lo conosce nei suoi aspetti caratterizzanti, attraverso la registrazione dell'autore, la ricerca degli illustratori, della casa editrice, dell'anno di pubblicazione, della collana. Tutti elementi che, consentendo un ingresso concreto e analitico nel mondo del libro, hanno anche una capacità propedeutica, volta ad una migliore coscienza e conoscenza delle sue funzioni. Al contrario accade troppo spesso che l'incontro con il libro sia di tipo addestrativo, limitandosi al compito di "dover leggere" pagina dopo pagina.

L'operazione di classificazione dei libri, così com'è richiesta dal programma, ha ugualmente una valenza educativa che, al di là del fatto tecnico, permette di capire che il libro è il risultato di un'attività complessa e collegiale e che rappresenta uno scambio tra l'autore che trasmette una serie di messaggi e il lettore che ne è il destinatario. Tutto ciò, oltre a rendere l'approccio alla lettura più motivante e consapevole, può essere sfruttato dall'insegnante come prezioso momento di discussione in classe.

Un computer per imparare a scrivere

L'utilizzazione di "Biblioteca mia" con i più piccoli, permette anche un'importante attività di scrittura che può essere svolta non solo dopo che il bambino ha acquisito il codice alfabetico, ma durante questo stesso processo.; addirittura facilitandolo e accelerandolo Anche il bambino che non sa leggere e scrivere, infatti, facendo leva sul fatto che il programma fornisce stimoli e input non solo alfabetici ma iconici, sonori e spaziali (si pensi all'importanza della posizione delle icone), può, con o senza l'aiuto dell'adulto, utilizzare il programma. E' ormai largamente accettata la tesi che il processo d'acquisizione dell'alfabeto avviene molto prima delle scadenze istituzionali e che si realizza in maniera auto-organizzata da parte di ogni singolo bambino secondo gli stimoli che riceve nella vita quotidiana. Le operazioni di scrittura che richiede "Biblioteca mia", peraltro ricorrenti nell'attività scolastica, hanno il pregio d'essere motivate in quanto funzionali ad uno scopo autentico.

L'operazione di copiatura: giocando con "Biblioteca Mia" il bambino, invece di copiare dalla lavagna, nel momento in cui classifica un libro è portato a riconoscere l'autore e a ricopiarne nome e cognome con naturalezza, senza la sensazione d'inutilità e di noia che spesso accompagnano queste attività. Inoltre il gusto di inoltrarsi in un mondo solitamente abitato dagli adulti, favorisce quel processo d'emulazione che si rivela come importante fattore di stimolo ad apprendere.

L'operazione di dettatura: se è la maestra o un compagno a fornire per esempio i dati per completare la tessera personale, ecco che il bambino scriverà, in effetti, sotto dettatura, ma senza essere sottoposto alla sensazione d'inutilità che qualche volta caratterizza il dettato.

L'operazione di compilazione: questo particolare tipo di scrittura, molto ricorrente nella vita quotidiana, è invece scarsamente presente nell'attività scolastica. Essa, oltre a rispondere a necessità pratiche (si pensi a quante persone sono incapaci di compilare un modulo) sviluppa abilità complesse e importanti, come quella di usare simultaneamente la capacità di lettura e di scrittura.

L'alfabetizzazione informatica

Vi è un terzo e altrettanto importante obiettivo formativo che si può perseguire attraverso l'utilizzo del programma, quello di favorire un approccio alla prima alfabetizzazione informatica. Il programma può essere, infatti, utilizzato senza che siano richieste competenze preliminari; un bambino, così come un adulto, potrebbe cominciare la sua esperienza tecnologica proprio con "Biblioteca mia". Spesso avviene che l'incontro con il computer, sia a scuola che a casa, non sia molto "curato", proprio perché non persegue finalità precise. Gli insegnanti fanno molto affidamento sulla motivazione spontanea e automatica che suscita la macchina, capace di rompere momenti di tensione o di monotonia nella vita di classe. L'avvio all'attività informatica, tuttavia, è in questo caso fine a se stesso e si riduce, il più delle volte, ad operazioni di scrittura su pagine bianche del computer invece che su pagine bianche di quaderni, oppure alla proposta di giochi didattici di diversa natura. Questo tipo d'approccio non è necessariamente negativo, (il "pasticciamento" come fase iniziale può anche essere fruttuoso), ma necessita tuttavia di funzionalità conosciute e di finalità espresse. "Biblioteca mia" presenta un uso autentico e funzionale del computer: le operazioni di classificazione, registrazione, ricerca e così via, si possono condurre solo con il computer e i risultati che si ottengono non sarebbero raggiungibili con altri mezzi. L'utilizzo a scuola del computer spesso non ha questa funzionalità in quanto si svolgono attività che potrebbero essere realizzate anche con altri strumenti più semplici. Questo rappresenta un modo per banalizzare e nascondere agli occhi di adulti e bambini le vere potenzialità della macchina, come se si usasse la bicicletta non montando mai in sella ma limitandosi ad accompagnarla camminando. Organizzare una biblioteca rappresenta dunque il prodotto socialmente utile di un'attività formativa che, in quanto tale, garantisce un alto grado d'autenticità e di motivazione e rappresenta un preludio all'acquisizione di successivi apprendimenti.

Conclusioni

Il progetto, che s'inserisce in un momento di dibattito particolarmente vivace sulla scuola di base, vuole contribuire a colmare una lacuna, facendo fronte alla crescente richiesta di applicazione di nuovi mezzi ed ausili didattici che sappiano coniugare i tradizionali modi e mezzi dell'insegnamento con strumenti che, oltre che irrinunciabili nel mondo del lavoro, fanno parte ormai della quotidianità di molte famiglie, in particolar modo per quello che riguarda i bambini e i ragazzi. "Biblioteca mia" si pone come efficace strumento di congiunzione tra due mondi apparentemente contrapposti, il libro e le nuove tecnologie multimediali. Attraverso questo CD Rom il bambino viene ricondotto al libro attraverso la sua identificazione, l'analisi degli elementi che lo costituiscono e la sua storia, sperimentando nello stesso tempo un'applicazione tecnologica del linguaggio informatico e multimediale presentata con un'interfaccia particolarmente allettante.