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PROGETTO DI COOPERAZIONE CON IL BURKINA FASO

Venerdì 7 febbraio 2003 una rappresentante del CISV è venuta a parlarci e a mostrarci delle diapositive sul Burkina Faso. Tutto è nato da un gemellaggio tra la nostra città, Settimo Torinese, e il Burkina Faso, uno Stato dell’Africa.

Avevamo già sentito parlare del Burkina Faso l’anno scorso quando siamo andati a vedere una mostra sul Sahel, la regione africana in cui si trova questo Stato.

Le diapositive ci hanno mostrato come si vive in un villaggio: le abitazioni sono capanne costruite con fango e paglia, i tetti sono fatti di fascine di paglia molto intrecciata.

In ogni villaggio vivono più famiglie organizzate in "concessioni" . Una "concessione" è un insieme di capanne dove vive un intero nucleo familiare.

Ogni rappresentante della famiglia vive in una capanna, tranne la madre e le figlie che vivono in capanne un po’ più grandi. I ragazzi a 10 anni diventano maggiorenni.

Ogni uomo può avere fino a 4 mogli e crea molti nuclei familiari.

 

Nei villaggi si pratica l’allevamento e l’agricoltura. Il lavoro dei campi viene svolto da tutti gli uomini del villaggio insieme senza l’uso di moderne macchine agricole perchè non hanno abbastanza soldi per acquistarle.

Si allevano galline, cavalli, muli, mucche; si coltiva il miglio da cui si ricava la farina. Il miglio viene raccolto e depositato in magazzini rialzati da pietre per evitare che marcisca o venga mangiato dai topi.

I bambini del villaggio, finita la scuola, aiutano i genitori a macinare il miglio, pascolano le pecore, vanno alla fontana a prendere l’acqua che portano sulla testa dentro grandi anfore. I maschi giocano con un pallone fatto di stracci o con giocattoli fatti con resti di lattine.

Non dormono in comodi letti come i nostri ma su delle stuoie.

In Burkina Faso ci sono due stagioni: quella delle piogge e quella della siccità.

 

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